venerdì 25 luglio 2014

Come giocare a nascondino


Quella voglia di lasciare che il tempo passi senza averne paura, senza la preoccupazione di quelle lancette che ticchettano, che bussano alla vita per ricordare che ogni attimo può essere prezioso.
Io ho capito che forse il segreto di quella felicità di cui tutti siamo costantemente alla ricerca, sia quello di fare di quegli istanti qualcosa di unico, renderli tali da poterli ricordare. Sentire sulla propria pelle lo scorrere del tempo come fosse acqua che lava via.
Ecco bisognerebbe lasciare che il tempo lavi, rinnovi, o renda saldo quello che conta.
Osare.
Mettersi alla prova.
Andare contro l' incertezza che non ha vie di mezzo: o è nemica del movimento o pressa così tanto da portare al cambiamento.
Un cambiamento che adesso non ha direzioni precise, è solo un classico foglio bianco.
E io voglio sentirmi ancora bambina, quella che faceva la conta ad occhi chiusi mentre gli altri dovevano nascondersi. Aprire gli occhi e cominciare a cercare, angolo dopo angolo, spulciare minuziosamente e scovare anche il più astuto dei nascondigli. E poi correre, tornare indietro per ricominciare di nuovo quella giocosa ricerca.
Il futuro voglio vederlo così, con gli occhi curiosi di chi è alla costante ricerca di qualcosa, di chi trova, di chi torna sempre all' origine, di chi sa accettare la possibilità della sconfitta e riderne ugualmente.










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